PROVENIENZA: (U.S.A.)
FONDATORE DEL MOVIMENTO:JOHN HUMPHREY NOYES
COMUNITA' : ONEIDA
FONDATORE DELLA COMUNITA’: JOHN HUMPHREY NOYES
LUOGO REALIZZAZIONE COMUNITA': ONEIDA (N.Y. –USA)
POPOLAZIONE: all’inizio la Comunità contava circa 87 membri nel 1878 circa 300
ANNO DI REALIZZAZIONE: 1844
ANNO DI ESTINZIONE: 1881 (venne trasformata in cooperativa/società per azioni)
ORGANIZZAZIONE POLITICA: Socialismo religioso / proto-comunismo
l'abolizione dell'esclusività (l'individuo doveva rivolgere la sua attenzione alla comunità), implicò il "matrimonio complesso" a differenza dell'amore "esclusivo" praticato dalla società esterna. Si praticò il controllo delle nascite per mezzo della "continenza maschile" che doveva oltretutto aiutare gli uomini all'autodisciplina, e il "mutuo criticismo" come forma di controllo sociale di base.
ORGANIZZAZIONE ECONOMICA: Comunità dei beni
ORGANIZZAZIONE ECONOMICA: Comunità dei beni
All'inizio la comunità si dedicò all'agricoltura, ma poi adottò anche il sistema industriale. Comunque i membri avevano diritto solo ad un minimo di proprietà privata e i beni appartenevano all'intera comunità. Tutti dovevano contribuire al lavoro (anche i bambini e le donne svolgevano gli stessi compiti degli uomini) e a primavera veniva tenuta una sessione speciale per impostare la pianificazione del lavoro da svolgere durante l'anno (l'accento era posto sulla rotazione dei lavori di anno in anno).
ORGANIZZAZIONE SPAZIALE
ORGANIZZAZIONE SPAZIALE
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Il fulcro della vita di Oneida era la Mansion House, edificio centrale, composto da: vasti saloni, una biblioteca, sale di ricreazione, redazione del giornale, camere da letto e la casa dei bambini. Quest'ala della Mansion House era divisa in tre dipartimenti: una nursey per i piccoli fino ai quattro anni; un'asilo per i bambini fino ai sei anni; una stanza comune per i ragazzi e le ragazze dai dodici ai quattordici anni. In questo modo esistevano non più due soli genitori, ma più genitori, poichè l'enfasi era sul gruppo come famiglia allargata e come centro dalla loro esistenza (molte sono le somiglianze, specie nel modo di allevare i figli, tra questa comunità e le comuni della controcultura). La Mansion House, fu così frutto di un lavoro collettivo che dava a tutti un senso di attiva partecipazione necessaria per assicurare l'armonia di tutto il gruppo.
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TIPOLOGIA EDILIZIA:
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in LOTUS 8 settembre 1974; pp.92/93
in B. De Batté e G. Santinolli “Tra il dire e il fare: Utopia e comunità” Atelier Bizzarro- libreria Sileno editrice, Genova 1975; pp. 60/61
in L. e O.M. Ungers “Le comuni del nuovo mondo” (alle fonti dell’utopia urbanistica / con saggio introduttivo di G. Trebbi), Faenza editrice S.p.A. , Faenza 1975 ; pp. 45/54 e foto in pp. 112/113/114/115
in P. Sica “Storia dell’architettura 2 – l’ottocento”, editori Laterza, Bari 1977; pp. 1102/1105
e ill.
in D. Hayden “Sette utopiche americane (l’architettura del socialismo comunitario 1790-1975)”, Feltrinelli editore, milano 1980; pp. 183/216 con ill. e foto
in J. Sternfeld “Sweet earth-Experimental Utopias in”, Steidl, Göttingen 2006; pp. 80/81
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