giovedì 11 febbraio 2010

MORMONI , NAUVOO/ SALT LAKE CITY COMMUNITY

MOVIMENTO: MORMONI (di ispirazione millenarista)
L'inizio si ebbe da una piccola comunità fondata da Joseph Smith nella parte settentrionale dello stato di New York, che in cinque anni divenne una chiesa che raccoglieva più di 140 mila membri, raggruppati in 400 nuove comunità.
Tra il 1830 e il 1846 nell'Ohio, nel Missouri e nell'Illinois si stabilirono le prime colonie dei Mormoni.
Sorgono subito due aspetti contrastanti per l'aspetto urbanistico : Eden o Gerusalemme; Eden è la città giardino e Gerusalemme il centro di culto.

Smith risolse la questione con una soluzione modello.pianta/modello per Zion
pianta/modello per Canaanville








COMUNITA' : NAUVOO

LUOGO DI REALIZZAZIONE: U.S.A.

POPOLAZIONE: nel 1844 si registravano 1200 persone

ANNO DI REALIZZAZIONE:alla fine del 1839

ANNO DI DISSOLUZIONE: Dopo la morte di Joseph Smith nel 1844, la popolazione della Colonia mormone fu oggetto di notevoli cambiamenti ed iniziarono i processi di sostituzione con l’inserimanto della Colonia Icariana.

ORGANIZZAZIONE SPAZIALE :
la città e il tempio
TIPOLOGIA EDILIZIA:
casa di Joseph Smith






COMUNITA' : SALT LAKE CITY
ospita tuttora il quartiere generale della "Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni".


LUOGO DI REALIZZAZIONE: U.S.A.

ANNO DI REALIZZAZIONE: luglio 1847

ORGANIZZAZIONE POLITICA: comunismo religioso

ORGANIZZAZIOME ECONOMICA: comunità dei beni

ORGANIZZAZIONE SPAZIALE :i lotti formati a griglia quadrata si disponevano intorno ad un sistema assiale centrato su uno spazio verde comune e intorno gli edifici della comunità erano organizzati con altri spazi verdi . Precise norme regolavano gli standars architettonici e dettavano le indicazioni per lo sviluppo extraurbano della comunità stessa. Nella città mormone la regolarità della maglia urbana, incernierata sul sistema degli spazi verdi, simboleggiava la convinzione religiosa della venuta del regno di Cristo in terra, e il postulato secondo cui la città non può espandersi oltre una dimensione ottimale.

TIPOLOGIA EDILIZIA:



in B. De Batté e G. Santinolli “Tra il dire e il fare: Utopia e comunità” Atelier Bizzarro- libreria Sileno editrice, Genova 1975; p. 62 in D. in P. Sica “Storia dell’architettura 2 – l’ottocento”, editori Laterza, Bari 1977; pp. 1105/1107 e ill.
in Hayden “Sette utopiche americane (l’architettura del socialismo comunitario 1790-1975)”, Feltrinelli editore, Milano 1980; pp. 111/149 con ill. e foto

Nessun commento:

Posta un commento