martedì 9 febbraio 2010

AMANA COMMUNITY


MOVIMENTO: TRUE INSPERATIONISTS (ispirazione millenarista)

PROVENIENZA: da vari paesi dell’ Europa Centrale: ASSIA, GERMANIA, SVIZZERA, ALSAZIA

FONDATORI DEL MOVIMENTO: JOHANN ROCK e CRISTIAN GRUBER ("comunità della vera ispirazione")

COMUNITA' : AMANA SOCIETY (AMANA, WEST AMANA, MIDDLE AMANA, LOWER SOUTH AMANA, UPPER SOUT AMANA, HIGH AMANA, EAST AMANA, HOMESTEAT)
EBEN EZERS SOCIETY primo esperimento presso Buffalo (N.Y.) con 800 ab./500 acri
(4 villaggi Eben Ezer superiore, centrale, inferiore e nuova Eben Zeer)
FONDATORE DELLE COMUNITA’: CRISTIAN METZ e BARBARA HEINEMAN

LUOGO REALIZZAZIONE COMUNITA': WABASH VALLEY nell’INDIANA

POPOLAZIONE: 1800 membri circa nel 1900

ANNO DI REALIZZAZIONE: 1843 (EBEN EZERS /New York) 1855 ( AMANA/Iowa )

ANNO DI ESTINZIONE: 1932 (venne trasformata in cooperativa società per azioni)

ORGANIZZAZIONE POLITICA: Comunismo religioso
La comunitàha avuto origine da profondi motivi religiosi spirituali e il suo scopo era quello di raggiungere un buon vicinato cooperativo. Amana cosituisce l'ultima tappa di una evoluzione iniziata più di due secoli fa nell'Assia. I suoi membri ritenevano che Dio poteva ancora rivelarsi all'uomo attraverso i suoi strumenti. Questa convinzione è identica a quella cui si alimentarono i Rappiti e gli Zohariti e i Dunkards di Ephrata (1), i quali credevano a un ritorno alla Bibbia e alla necessità del ritiro dal mondo ormai incurabilmente malvagio.

ORGANIZZAZIONE ECONOMICA: Cooperativistica (formata da contadini e artigiani)
in seguito questa comunità ha abbandonato il tipo di cooperazione fino allora seguito e vi ha sostituito una società cooperativa commerciale che vive tutt'ora con il nome di "Amana Chiurch Society". Altri gruppi comunitari hanno considerato questa "grande riforma" un tradimento dell'ideale comune.

ORGANIZZAZIONE SPAZIALE: Disposizione alla maniera tipica dello "Strassendorf" tedesco, un lungo villaggio dalle case rettangolari circondate da boschetti e da alberi da frutta.


TIPOLOGIA EDILIZIA:
una veduta di Amana nel 1875

case tipo con 4 alloggi e spazi in comune, casa cucina comune, chiesa isirazionista
"In Amana, a ciascuna famiglia era assegnato un alloggio che restava di proprietà della comune. Gli edifici erano di varia grandezza e ciascuna famiglia disponeva di una casa adeguata al numero dei suoi componenti. Ogni abitazione era composta solo di camere da letto e soggiorno, dato che i pasti erano consumati nelle cucinw comuni." op.cit. Nella sola Amana erano presenti 15 cucine comuni che servivano dalle 30 alle 50 persone. Ogni villaggio era dotato di general store dove erano costuditi abiti, calzature e articoli necessari che venivano venduti a prezzo di costo ai comunardi.
note:
(1) I Dunkards (dunker=battezzare) provenienti sempre dalla Germania fondarono, guidati da Conrad Biessel, Epharata nel 1720 a Germantowns (Pennsylvania). Questo movimento (come gli Zoharisti, i Rappiti, e molti altri che in quel periodo avevano costruito le loro comunità negli U.S.A.), di ispirazione millenarista, praticò il celibato sulla base di un monachesimo misto. Epharata ebbe una importanza e un'influenza particolare perchè creò filiali in tutto il paese e in particolare Snowill e forse Oley. Inoltre Harmony, Zoar ed Epharata ebbero stretti contatti con le fondazioni Shakers tanto che pensarono seriamente alla fusione dei diversi gruppi.

in H.F. Infield “Dalla utopia alle riforme”, edizioni Comunità, Milano 1956; pp. 37/42
in L. Benevolo “Le origini dell’urbanistica moderna”, editori Laterza , Bari 1968; 82/104
in C. Stroppa “Comunità e utopia” Dedalo Libri, Bari 1970; pp. 44/47

in L. e O.M. Ungers “Le comuni del nuovo mondo” (alle fonti dell’utopia urbanistica / con saggio introduttivo di G. Trebbi), Faenza editrice S.p.A. , Faenza 1975 ; pp. 25/34 e foto in pp.107/108
in B. De Batté e G. Santinolli “Tra il dire e il fare: Utopia e comunità” Atelier Bizzarro- libreria Sileno editrice, Genova 1975; pp. 58/59
in D. in P. Sica “Storia dell’architettura 2 – l’ottocento”, editori Laterza, Bari 1977; pp. 1103 e ill.
in Hayden “Sette utopiche americane (l’architettura del socialismo comunitario 1790-1975)”, Feltrinelli editore, Milano 1980; pp. 218/253 con ill. e foto

http://www.amanacolonies.com/history.htm

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