sabato 20 giugno 2009

COMUNITA' ANABATTISTA

MOVIMENTO: ANABATTISTA-ovvero battezzati di nuovo-(millenarista) , di derivazione Ussita (questo movimento costituisce il legame tra il millenarismo mistico del medioevo e il millenarismo sociale cui si alimenterà il socialismo del XIX secolo;
http://www.mondimedievali.net/Medioevoereticale/anabattisti02.htm

FONDATORI DEL MOVIMENTO : THOMAS MÜNZER (Capo della rivolta contadina tedesca del 1500) KONRAD GREBEL, HANS DENCK, BALTHASAR HUBMAIER.

ANNO DI REALIZZAZIONE: a pertire dal 1520 , la diffusione di queste comunità fu molto rapida, dalla Svizzara e dalla Germania passarono ai Paesi Bassi, all'Italia e a tutta l'Europa orientale.

ORGANIZZAZIONE POLITICA: Comunismo religioso
Per Münzer il regno dei cieli doveva essere la terra. Questa stessa immanenza non era concepita come un ambiente competitivo dove il fatto d’essere individualmente vincitore era interpretato dal puritano come un segno d’elezione, ma come un ambiente collettivo in cui la vittoria della volontà divina implicava la trasformazione della società mediante la restaurazione del comunismo edenico. Se c’era una predestinazione doveva essere quella della classe dei poveri, perché solo in loro poteva splendere “luce interiore” ; se c’era un privilegio, doveva essere quello della loro condizione che li autorizzava a dare una lettura ed una interpretazione autentica di quella regola impossibile dette via al possibile, suprema che si trovava nella parola di Dio. In questo si può vedere, come dice Engels , una aspirazione proletaria alla abolizione delle classi. Per Mannheim questo movimento forma la prima mentalità utopica originata dagli strati oppressi della società: il chiliasmo, ovvero la spiritualizzazione della politica. E’ da qui che si forma la coscienza collettiva in contrasto con la fatalistica accettazione degli eventi o con un intervento provvidenziale. Così l’impossibile dette il via al possibile, Münzer stesso parlò del “coraggio e della forza di realizzare l’impossibile”. Otto Rühle molto tempo dopo scriverà “ Il coraggio dell’utopia” e in questo si esprime tutto l’ottimismo chiliastico dei rivoluzionari.

ORGANIZZAZIONE ECONOMICA: Comunità dei beni
Era obbligo uguale per tutti il lavoro , mancava in questo una genuina tendenza libertaria, nel tentativo di imporre con la forza la comunanza dei beni.




in Casabella n 379 /1973 p. 9 ill.
in B. De Batté e G. Santinolli “Tra il dire e il fare: Utopia e comunità” Atelier Bizzarro- libreria Sileno editrice, Genova 1975; pp.35
in M. Olivares “comuni comunità ed ecovillaggi in Italia” edizioni Malatempora, Roma 2003; pp. 24/26

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