MOVIMENTO: UMILIATI (millenarista)
COMUNITA' : UMILIATI
Il movimento spontaneo degli Umiliati nacque alla fine del XII secolo per opera di tessitori e lavoratori della lana lombardi che desideravano vivere in povertà evangelica.
Si differenziavano in tre grandi famiglie : la prima e la seconda facevano vita comune nelle loro case e la terza viveva secolarmente.
LUOGO REALIZZAZIONE COMUNITA': LOMBARDIA (Italia) .In seguito il fenomeno si diffuse dalla Lombardia in altre direzioni .
POPOLAZIONE: . nel XIII secolo le case umiliate erano poco meno di 400, a Milano se ne contava più di cinquanta e una quindicina nel borgo di Monza.
ANNO DI REALIZZAZIONE: XII secolo
ANNO DI MASSIMA REPRESSIONE : 1184, con le scomuniche dei Vescovi e dei Pastori locali
ANNO DI ESTINZIONE: Il ricco ordine degli Umiliati fu soppresso nel 1571 da papa Pio V.
- alcuni mantennero un atteggiamento eterodosso, scegliendo di confluire nel movimento Valdese - altri, invece, cercarono con successo un'approvazione ufficiale dalla Chiesa cattolica, previo atto d'obbedienza.
ORGANIZZAZIONE POLITICA: Comunismo religioso
ORGANIZZAZIONE ECONOMICA: Comunità dei beni
Obbligo di lavorare sia per procurarsi sussistenza, sia per combattere le “tentazioni della carne”. Più tardi dall’umile lavoro manuale passarono ad una organizzazione quasi capitalistica dell’industria della lana quando i più prestarono obbedienza ai Vescovi.
ORGANIZZAZIONE SPAZIALE: .
I loro monasteri, come nel caso di quello di San Clemente, sorgevano spesso fuori dai centri fortificati.
In genere le case erano comuni: i frati e le suore abitavano nella stessa casa. Altre case erano invece di soli Umiliati o di sole Umiliate. Il numero di persone che vivevano in una casa o in convento non era molto alto ( mediamente 6 ) .
in Marco Sommaria "Valdesi e Umiliati " tratto da: «Ribelli: 1000 – 2000» pag 182 , Ed. Malatempora
in voce Umiliati in http://www.eresie.it/it/id306.htm
in G.Volpe “Movimenti religiosi e sette ereticali- nella società medievale italiana/ secoli XI-XIV” G.C. Sansoni S.p.A. editore, Firenze 1971; pp. 51/61
in B. De Batté e G. Santinolli “Tra il dire e il fare: Utopia e comunità” Atelier Bizzarro- libreria Sileno editrice, Genova 1975; p.33
COMUNITA' : UMILIATI
Il movimento spontaneo degli Umiliati nacque alla fine del XII secolo per opera di tessitori e lavoratori della lana lombardi che desideravano vivere in povertà evangelica.
Si differenziavano in tre grandi famiglie : la prima e la seconda facevano vita comune nelle loro case e la terza viveva secolarmente.
LUOGO REALIZZAZIONE COMUNITA': LOMBARDIA (Italia) .In seguito il fenomeno si diffuse dalla Lombardia in altre direzioni .
POPOLAZIONE: . nel XIII secolo le case umiliate erano poco meno di 400, a Milano se ne contava più di cinquanta e una quindicina nel borgo di Monza.
ANNO DI REALIZZAZIONE: XII secolo
ANNO DI MASSIMA REPRESSIONE : 1184, con le scomuniche dei Vescovi e dei Pastori locali
ANNO DI ESTINZIONE: Il ricco ordine degli Umiliati fu soppresso nel 1571 da papa Pio V.
- alcuni mantennero un atteggiamento eterodosso, scegliendo di confluire nel movimento Valdese - altri, invece, cercarono con successo un'approvazione ufficiale dalla Chiesa cattolica, previo atto d'obbedienza.
ORGANIZZAZIONE POLITICA: Comunismo religioso
ORGANIZZAZIONE ECONOMICA: Comunità dei beni
Obbligo di lavorare sia per procurarsi sussistenza, sia per combattere le “tentazioni della carne”. Più tardi dall’umile lavoro manuale passarono ad una organizzazione quasi capitalistica dell’industria della lana quando i più prestarono obbedienza ai Vescovi.
ORGANIZZAZIONE SPAZIALE: .
I loro monasteri, come nel caso di quello di San Clemente, sorgevano spesso fuori dai centri fortificati.
In genere le case erano comuni: i frati e le suore abitavano nella stessa casa. Altre case erano invece di soli Umiliati o di sole Umiliate. Il numero di persone che vivevano in una casa o in convento non era molto alto ( mediamente 6 ) .
in Marco Sommaria "Valdesi e Umiliati " tratto da: «Ribelli: 1000 – 2000» pag 182 , Ed. Malatempora
in voce Umiliati in http://www.eresie.it/it/id306.htm
in G.Volpe “Movimenti religiosi e sette ereticali- nella società medievale italiana/ secoli XI-XIV” G.C. Sansoni S.p.A. editore, Firenze 1971; pp. 51/61
in B. De Batté e G. Santinolli “Tra il dire e il fare: Utopia e comunità” Atelier Bizzarro- libreria Sileno editrice, Genova 1975; p.33
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